Un'inchiesta di Aldo Giannuli.
Scrivere di servizi segreti con l'ambizione di rivolgersi a tutti è un'impresa non da poco. Giannuli credo abbia colto nel segno, perché il suo saggio ha il merito di avere uno stile leggero, non accademico, ma efficace nel fornire un'introduzione completa ai vari aspetti dell'attività di intelligence.
Dopo un veloce viaggio alle origini dei servizi nella società contemporanea, Giannuli si addentra nel modo di agire delle agenzie di sicurezza, parlando sia di attività operative, sia di attività di "ufficio". Sono capitoli interessanti, buone basi per un successivo approfondimento, mai banali o romanzati.
Nella seconda parte del libro si analizza invece l'attività attuale dei servizi, con una panoramica sui terreni operativi, sulle tecniche, sulle strategie che accompagnano il percorso quotidiano e a lungo termine degli apparati di sicurezza nel mondo.
E' un libro sicuramente più adatto a chi è digiuno di questo argomento e vuole avere appunto un'introduzione, ma questo non rappresenta un difetto, perché le occasioni per specializzersi non mancano, mentre a volte è difficile avere un punto di partenza, specie in argomenti complessi come questo.
Ho apprezzato il realismo con il quale Giannuli mette i servizi in relazione alla democrazia, con le apparenti contraddizioni e le inevitabili eccezioni. E' curioso invece il frequente riferimento al "nuovo ordine mondiale", una terminologia frequentemente accostata a complotti, logge massoniche coperte, oscuri piani, allo stesso tempo, però, utilizzata apertamente da molti uomini politici.
Vorrei chiedere allora a Giannuli in quale accezione l'ha usata lui, e soprattutto cosa c'è di vero nelle teorie complottiste che l'accompagnano. Spero voglia chiarire, in fondo nel suo libro si parla anche di Trilateral....
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