28 settembre 2009

Agende Rosse a Roma


Sabato 26 settembre si è tenuta a Roma la manifestazione dell’”Agenda Rossa”, con un corteo che si è snodato lungo le vie del centro storico per culminare a Piazza Navona, sede del comizio finale. Promotore dell’evento è Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo barbaramente assassinato nel 1992, che attraverso il sito http://www.19luglio1992.com/ ha dato vita ad un movimento che chiede Verità e Giustizia, principalmente sulla strage di Via D’Amelio, ma più in generale sui rapporti tra mafia e politica.
Ho partecipato al corteo ed ho assistito a tutto il comizio, e sono felice di averlo fatto. La presenza dei cittadini è stata massiccia, una marcia ordinata comprendente tutte le età che con un’unica voce ha gridato la volontà di veder sparire le infiltrazioni mafiose dallo Stato, la volontà di non ascoltare più misere bugie sui fatti che hanno segnato con il sangue la tormentata storia della nostra Repubblica.
A piazza Navona hanno parlato in molti, e consiglio a tutti di vedere i video degli interventi. Si è parlato non solo del marcio all’interno dello Stato, ma anche di quello della magistratura, dell’informazione, di chi si trova solo a combattere contro la criminalità o contro la collusione. Mi ha colpito il discorso di Sonia Alfano, profondamente delusa dall’atteggiamento del Capo dello Stato, che di fatto ha negato la propria solidarietà a chi non vuole dimenticare le vittime delle stragi mafiose, dell’arroganza mafiosa. Ha declinato l’invito a partecipare alla manifestazione, non solo fisicamente, ma anche solo con un messaggio, una lettera, una qualsiasi presenza tangibile, finanche simbolica.
Dopo la grinta di Gioacchino Genchi, vice questore ancora sotto sospensione dal servizio, ha concluso la giornata Salvatore Borsellino. Somiglia molto al fratello, e non solo fisicamente. Ha carisma, ha umiltà, ha grande intelligenza, e soprattutto ha rabbia. La naturale evoluzione del dolore, quando ti rendi conto che le istituzioni snobbano la ricerca della verità, e anzi la ostacolano. Alla fine è sceso e ha stretto tante mani, compresa la mia. Mi sono sentito onorato.

1 commento:

Anonimo ha detto...

ho partecipato alla manifestazione con il cuore a mille e le lacrime agli occhi, mi sono commossa perchè c'è chi ancora crede che la nostra Italia possa essere salvata. Mi sono commossa perchè sono siciliana, perchè sono palermitana e so cosa voglia dire tutto questo e sono orgogliosa di avere stretto la mano di Salvatore Borsellino, un uomo grintoso, commosso, forte, arrabbiato ma con il coraggio della speranza. Grazie!!

Ovviamente non mi ha stupito il fatto che nessuno, ma proprio nessuno, abbia parlato dell'evento, troppo scomodo
MoNica