8 agosto 2008

Il sequestro di verità.



Il libro, edito da Kaos, è scritto da alcuni degli studiosi di punta del caso Moro. E' una lettura interessante e ricca di spunti. Come la gran parte dei testi usciti quest'anno non fornisce rivelazioni clamorose, ma ha il merito di una suddivisione in argomenti che rappresentano i motivi fondamentali per i quali si può affermare che c'è ancora molto da sapere e scoprire: le BR furono davvero un "cubo d'acciaio" o vennero più volte infiltrate? Come andarono veramente le cose in Via Fani? Cosa accadde realmente la mattina del 9 maggio 1978? Quali sono i misteri che gravitano intorno al covo di via Gradoli a Roma? Quale fu l'influenza sul sequestro del gruppo dell'Hyperion?
Attraverso una documentazione abbondante, gli autori dimostrano quanto siano importanti i "buchi neri" della vicenda, contraddicendo palesemente i fautori del "tutto chiaro e conosciuto". Su ogni capitolo c'è parecchio da riflettere, anche perché più si va a fondo su questi argomenti, più si capisce quanto sia grave la mancanza di verità. Naturalmente la cosa più sconcertante rimane il sostanziale disinteresse della nazione verso la risoluzione di questi misteri, che tanto hanno condizionato la vita di milioni di cittadini. In un periodo nel quale si fanno sempre più insistenti i tentativi di chiudere un periodo storico difficile con una sorta di riconciliazione, mi domando come si possa voltare pagina quando sono ancora numerosi i protagonisti che traggono vantaggio dal custodire certi segreti.
Uno dei meriti del libro è l'aggiornamento con gli aspetti usciti recentemente, come il collegamento tra Valerio Morucci ed il terrorista Carlos, oppure le interviste ad orologeria rilasciate da Francesco Cossiga al Corriere della Sera negli ultimi mesi.
Una considerazione finale: non sappiamo chi ha materialmente ucciso Moro; non sappiamo quanti erano gli uomini coinvolti nell'azione di Via Fani; Cossiga ha fatto più rivolte riferimento a brani scritti da Moro e mai resi pubblici. E c'è molto altro.
Come si fa a rimanere indifferenti?

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