16 aprile 2007

Conflitti d'interesse

Quando si sente parlare di conflitto di interessi, il primo nome che viene in mente è quello di Silvio Berlusconi, uomo più ricco d'Italia ed ex Primo Ministro. Quando Berlusconi creò Forza Italia, una legge sul conflitto d'interessi balzò al primo posto, o quasi, delle cose da fare in Italia, almeno per il centro sinistra. Nel frattempo sono passati anni, sono cambiati i governi, il centro sinistra ha avuto abbondantemente la possibilità di fare qualcosa, ma nulla è cambiato. Le priorità sono altre, ad esempio una nuova, ennesima legge elettorale, a meno di un anno dalle ultime politiche, visto che se ne parla da mesi.
Perché non si fa questa legge?
Forse perché la situazione è estremamente più complessa, ed un piccolo aiuto ce lo può fornire il presunto conflitto d'interessi che vede al centro l'onorevole Follini, che come sappiamo ha di fatto evitato la caduta definitiva del governo Prodi a fine febbraio. Il problema nasce quando si viene a sapere, anche grazie ad un altro senatore specialista in trasformismi, De Gregorio, che la moglie di Follini, Elisabetta Spitz, ad inizio febbraio è stata confermata dal Governo alla guida dell'Agenzia del Demanio. Su internet si trovano i dettagli dell'intreccio, è una facile ricerca che qua non riporto. Unica cosa che aggiungo è la tempestiva solidarietà a Follini da parte di Pierferdinando Casini, compagno di Azzurra Caltagirone...
Insomma, la legge sul conflitto di interessi non si fa principalmente perché bisognerebbe mettere mano ad una situazione caotica al massimo, con ripetuti intrecci tra Pubblica Amministrazione e Finanza. Insomma, roba di soldi. Come dire, chi è senza peccato...

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