12 ottobre 2016

Manovre spericolate?

L'otto settembre 1993 il dirigente della Digos dottor Marcello Fulvi trasmette alla Procura della Repubblica di Roma, nella persona del dottor Ionta, una nota nella quale riporta informazioni e considerazioni "acquisite da fonte confidenziale" fatte pervenire da "un noto Organismo". 
Tra gli argomenti trattati c'è l'agguato di Via Fani, per il quale si conferma la dinamica acquisita processualmente, "salvo alcuni particolari".  Tra questi, si parla del ruolo di Rita Algranati, che attraversa la strada abbastanza lentamente da consentire alla Fiat 128 con targa CD, guidata da Mario Moretti, di posizionarsi davanti alle due auto di Moro. La nota continua così:
"Malgrado tale espediente, dopo pochi secondi accade un fatto che rischia di bloccare o di complicare l'intera operazione: due vetture in transito, infatti, si inseriscono casualmente tra la 128 e le auto interessate.
Il destino vuole che l'autista di Moro, con manovra repentina e spericolata, sorpassi queste due auto e fatalmente torni a posizionarsi dietro la 128; l'Alfetta di scorta segue l'altra vettura con manovra ancora più spericolata. "   
Davvero avvennero queste manovre spericolate? Che necessità c'era? Pura casualità?
Chi era a bordo delle vetture sorpassate ha assistito all'agguato, visto che parliamo della parte alta di Via Fani?




Nessun commento: