1 luglio 2013

Loro c'erano.

Il giornalista Paolo Cucchiarelli e Manlio Castronuovo, studioso del caso Moro,
hanno realizzato un'inchiesta che aggiunge nuovi elementi alla ricostruzione di quanto
accadde la mattina del 9 Maggio 1978, giorno del rinvenimento del cadavere del Presidente Moro:
l'antisabotatore Vitantonio Raso ed il suo collega Giovanni Circhetta intervenirono in Via Caetani
molto prima della telefonata di Valerio Morucci al Professor Tritto, la cui intercettazione consentì
la scoperta del cadavere. Inoltre, il Ministro Cossiga in persona si trovava sul posto intorno alle 11:30, e venne a conoscenza del dramma ben prima dell'orario finora noto.
Potete leggere l'inchiesta qui.

E' tutto estremamente interessante, e servono ulteriori verifiche. Naturalmente i tromboni della versione ufficiale hanno dato fiato a smentite e derisioni, ma la realtà è che tutti gli studiosi e chi, da semplice appassionato cittadino, va ripetendo che c'è molto ancora da capire, non lo fa per gusto del complotto, ma perché le ricostruzioni ufficiali della vicenda veramente non quadrano, e non in dettagli insignificanti, ma praticamente dall'inizio alla fine.
Può essere un errore accogliere come verità le testimonianze raccolte da Cucchiarelli e Castronuovo, è giusto cercare riscontri, ma intanto sia benedetto il metodo: cercare i testimoni, ascoltare, capire, senza fermarsi a quanto risulta già accertato.
Così facendo, ed è questo il caso mi pare, si riesce ad aggiungere un po' di verità. Le dichiarazioni di Raso e Circhetta hanno valore intrinseco perché loro lì c'erano, ed arricchito dalla coerenza con un contesto relativo a quella mattina che sta prendendo lentamente forma: il tentativo
di salvare il Presidente, la convinzione di farcela, l'improvviso fallimento, la necessità di confezionare una versione compatibile con il sequestro ad esclusiva opera delle BR.
La prudenza è dovuta ma attenzione, perché queste testimonianze il valore lo hanno. E non è irrilevante.

Nessun commento: