24 gennaio 2010

Anni di piombo.


Adalberto Baldoni e Sandro Provvisionato hanno realizzato per Sperling e Kupfer un libro ambizioso, con l’intento dichiarato di fornire un riferimento completo sugli anni più violenti e intricati della storia della Repubblica.
Questa completezza non c’è, perché ci vorrebbero ben più di settecento pagine, però ci sono andati molto vicini. Gli avvenimenti narrati sono numerosissimi, e molti tra loro sono sconosciuti ai più, e questo permette anche di dare una dimensione, un’idea dell’impatto degli Anni di piombo sulla società italiana. Spesso si limita l’analisi ai casi più eclatanti, ma gli omicidi furono tanti, e ognuno di essi fa parte della catena generale dei fatti, ma è anche una storia a sé: di uomini, di familiari, di dolore.
Gli episodi cardine sono analizzati con buona profondità, ed è importante la cronaca dei processi svolti, con un puntuale riferimento a condanne ed assoluzioni. È un importante libro di cronaca, più che di giornalismo investigativo, quindi è inutile cercare risposte sui misteri della repubblica, ma ci sono le domande giuste, sul perché e sul chi . La bibliografia e l’indice dei nomi sono ben fatti, così come le note a piè di pagina, che evitano il fastidioso “salto” a pagine successive.
Un’opera sicuramente interessante, quindi, anche perché realizzata da due giornalisti con alle spalle storie completamente diverse in quanto a militanza politica. Una particolarità che non genera mai nel lettore il sospetto di un racconto di parte, di una mancanza di obiettività nello sviscerare i fatti. Un altro pregio, a mio avviso, è l’analisi di fatti recenti, come il G8 di Genova o il ritorno in scena delle Brigate Rosse.
Un contributo per studiosi e non, sicuramente consigliato a chi è digiuno di certi argomenti e vuole affrontare quel periodo storico senza superficialità.

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