16 aprile 2009

Bombe a inchiostro


Non è facile trovare un libro interessante sugli anni di piombo in Italia, sia perché molti autori non fanno altro che rimpallarsi notizie già note, sia perché ormai internet è una fonte sempre più affidabile, nella quale è possibile trovare anche molti documenti originali.
Quello di Aldo Giannuli è secondo me un testo da leggere, nonostante sia evidente il suo essere schierato a sinistra, e un po' goffo il tentativo di risultare obiettivo.

Il libro ripercorre la storia della Controinformazione dalla strage di piazza Fontana al caso 7 aprile, descrivendo con precisione le dinamiche del giornalismo di inchiesta nato spontaneamente dopo le bombe del 12 dicembre 1969 e le conseguenti vicende processuali. Contribuire a smontare la pista anarchica per la strage di Milano fu il primo successo di quel giornalismo militante che si occupò di tutti i casi spinosi di quel decennio tormentato, fallendo clamorosamente quando l'obiettivo doveva spostarsi verso "l'album di famiglia". Giannuli non si limita a parlare delle controinchieste, ma giustamente allarga lo sguardo sulla storia nella sua completezza, facendo diventare la controinformazione un'ottima linea guida per attraversare avvenimenti che ancora oggi sono lambiti dal mistero, e che purtroppo vedono scemare l'interesse degli italiani, soprattutto delle nuove generazioni.

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