1 marzo 2016

Mori, Morucci e Moro

"Il destino intreccia le storie di Mori, Morucci e Moro. Sembra un gioco di parole ma è una storia piena di sangue e mistero". Lo scrivono, su il Fatto Quotidiano del primo marzo, Emiliano Liuzzi e Marco Lillo, che dedicano un articolo di primo piano alla rete di relazioni che comprende Mori, Morucci, De Donno e altri. Il tema dell'articolo è l'assunzione di Morucci nella G Risk, società di intelligence e sicurezza controllata da De Donno. Una collaborazione che certamente non è nata da poco e che ho ampiamente descritto nei miei post dedicati alla rivista Theorema. Evidentemente il progetto di una rivista di geopolitica e intelligence sta loro molto a cuore, visto che, diretta emanazione di G Risk, è la rivista LookOut News, allegata a Panorama e diretta dal Generale Mori.   
Perché tutto questo fa notizia? E' solo una questione di opportunità? De Donno non ha tutto il diritto di scegliere i collaboratori che ritiene più qualificati? Morucci non ha il diritto di lavorare, fare conferenze, scrivere saggi o romanzi gialli? Come dichiara De Donno, si tratta di una persona che ha pagato il suo conto con la giustizia. 
Per chi avesse ancora dubbi, il problema è rappresentato ad esempio da queste notizie
Il problema è il dubbio martellante che non sia tutto chiarito. 

1 commento:

papalagi.2 ha detto...

Senza contare che Mario Mori nell'ottobre '78 fu indicato come un telefonista delle br da un suo collega che ritenne di averne riconosciuto la voce. Non conosco gli sviluppi della vicenda
http://www.fontitaliarepubblicana.it/documents/517-volume-42-ocr.html#search/p651